mercoledì 14 luglio 2010

Costruire uno stagno

L’importanza della costruzione di ambienti umidi artificiali può favorire il naturale accrescimento di flora e fauna autoctona. Uno stagno artificiale, una volta istauratosi un ecosistema complesso , sarà utile didatticamente per osservare i cambiamenti nel corso delle stagioni e i suoi processi annuali. Uno degli obiettivi consiste nella riproduzione di specie animali sempre meno presenti sul territorio.

La costruzione di uno stagno artificiale inoltre serve da supporto per piccoli uccelli con materiale per la costruzione dei nidi, riproduzione e supporto per anfibi: Rospo comune, Rane, Raganelle, ed è un utilissimo punto di transito per libellule.


Un tempo gli stagni erano più numerosi, l’uomo durante gli ultimi secoli, ha raccolto le acque e ha prosciugato il terreno per poterlo coltivare eliminando zone umide importantissime per gli ecosistemi naturali.
Oggi gli stagni vengono salvati e protetti perché permettono la vita di specie animali e vegetali che altrimenti scomparirebbero.




Come realizzare uno stagno artificiale
La realizzazione di uno stagno artificiale è molto semplice, faticoso, ma semplice. Il primo passo è individuare la zona dove realizzare, deciderne la dimensione e la profondità.

Il passo successivo è armarsi di pazienza, buona volontà e forza per poter scavare il terreno, se avete la possibilità di usare un piccolo escavatore meglio per voi, il mio l’ho realizzato a mano.
Dopo aver creato lo scavo è consigliabile realizzare le pareti interne a gradoni così da poter semplificare la posa in opera del telo impermeabile.
Il telo da posizionare all’interno può essere acquistato in un qualsiasi negozio di bricolage e va sistemato all’interno dello stagno e fissato con delle pietre sia sul fondo che sui gradoni, in modo che il telone aderisca perfettamente alle pareti.
Terminata la posa in opera non vi resterà che riempire lo stagno d’acqua.

L’ultima fase consisterà nell’abbellire i bordi dello stagno con piante, pietre di fiume e legnami.

Nelle foto potete vedere le fasi della realizzazione del mio stagno, nonché alcuni abitanti che lo hanno popolato nel giro di pochissimo tempo.
(Libellula depressa e Rana Esculenta)

Per consigli e richieste sono a vostra disposizione.

sabato 10 luglio 2010

Allevare galline ovaiole

Pollaio
La riuscita di un buon allevamento dipende in gran parte dalla salubrità e dalla buona disposizione di tali fabbricati. Se un pollaio è troppo freddo , le galline non vi fanno le loro deposizioni; se un pollaio è troppo caldo o troppo umido, le galline si troveranno maggiormente esposte a malattie.L’esposizione d'un pollaio dev' essere a levante, con una finestra a tramontana tenuta aperta in estate per rinfrescarne la temperatura interna e chiusa nelle altre stagioni. Questa finestra dev’essere coperta da una grata a maglie piuttosto fitte, così da impedire ai nemici delle galline d’introdursi all’interno del ricovero.

Per quanto è mai possibile, collocare l'ingresso delle galline a circa ( quattro o cinque piedi ) di altezza al di sopra del livello del pavimento, in maniera che la soglia di questo ingresso si trovi al livello dei posatoi. Le galline vi ascenderanno facilmente con l’ aiuto d' una scala.
L'interno dei pollai è fornito di posatoi e di nidi.

I Posatoi
Sono sbarre o travette in legno trasversali da posizionare nei pollai ad una certa altezza dal pavimento affinché il pollame vi possa riposare.

La gallina dorme equilibrata sopra una zampa , tenendo l'altra ripiegata sotto il corpo. In questa posizione si conserva dritta, non così se la traversa è rotonda e liscia, perchè questo uccello domestico non piega le unghie, e non può abbracciare le traverse rotonde.Le pertiche dei posatoi vengono collocate nel verso della larghezza del pollaio, assicurandone le estremità nei muri.

I Nidi
Non è necessario, che i nidi d'un pollaio siano in numero pari a quello delle galline, perchè non depongono tutte nello stesso tempo e perchè è necessaria quasi sempre la vista d'un uovo, per eccitarle alla deposizione.
Nei pollai che sono a pian terreno, questi nidi si collocano ad un metro ed un terzo circa d' altezza al di sopra del pavimento.

Per costruire i nidi delle galline, non bisogna ricorrere a spese particolari, i migliori sono costituiti da semplici cassette usate solitamente per raccogliere la frutta riempite di paglia.


Accessori
Un pollaio ha per accessori: una piccola fossa ripiena di sabbia e di cenere, ove si ravvolgono le galline per liberarsi dagli insetti che le tormentano.Un' altra piccola fossa ripiena di sabbia, perchè le galline possano divertirsi a grattare, a rotolarvisi, e ad esercitarsi sul terreno mobile.
Uno spazio di terra coperto d’erbetta, perchè vi possano pascere e sollazzarsi.
Delle siepi ben folte, o meglio ancora alberi a foglie larghe, che possano dar loro dell' ombra, toglierle alla vista degli uccelli di rapina, meglio se alberi da frutta, gelsi, o sambuchi, le galline ne amano il frutto così da rispettare uno dei principi della permacultura (alimentazione naturale senza intervento umano).
Una mangiatoia dove servire loro mangime naturale, un abbeveratoio per dissetarle ed una bacinella con dell’acqua che le galline possono
utilizzare per rinfrescarsi.

L’alimentazione
La base dell’alimentazione delle galline è costituita da mais e suoi derivati, da farina di soia, da farinaccio di grano duro, cereali, frumento, mais, orzo, avena, segale semi di leguminose, fagioli, lupini, veccia, piselli, semi di soia semi oleosi, semi di girasole.

Possiamo fornire loro anche frutta, pane essiccato ed erba fresca.


Utilità
L’utilità della presenza di galline in permacultura permette, oltre alla produzione di uova, carne, piume e pollina (utilissima come concime), la distruzione di animali nocivi per le piante, scarti e frutta caduta. Se recintate permettono la pulizia da piante infestanti. La stessa pollina può essere utilizzata per alimentare pesci presenti in stagni o acquitrini.

Le immagini si riferiscono al nostro pollaio.


Se invece avete bisogno di un piccolo Pollaio che puo' essere spostato facilmente con poche galline all'interno, o non avete il tempo per realizzarlo... ci sono molti siti che ne vendono alcuni molto carini ed economici. Ad esempio basta cliccare sui banner pubblicitari che trovate all'inizio del blog o su quello laterale, lì trovate alcuni esempi.

domenica 4 luglio 2010

La Permacultura


Amici oggi vi parlerò di un metodo di coltivazione completamente naturale che vale la pena di essere sviluppato anche nel vostro orto.
La Permacultura
L’agricoltura convenzionale è totalmente dipendente dall’apporto di fonti energetiche esterne e basa la sua produzione agricola su colture annuali, destinate esclusivamente al mercato, in cui la terra viene considerata esclusivamente un fattore di produzione. Al contrario, nei sistemi di agricoltura permanente e più in generale in ogni società sostenibile, i bisogni energetici sono soddisfatti dal sistema stesso.
La permacultura implica una società a basso consumo energetico, l’agricoltura tradizionale una società caratterizzata da elevati consumi: uso distruttivo, sfruttamento della terra e dipendenza da fonti esterne di energia fornite principalmente dal terzo mondo (fertilizzanti, proteine, forza lavoro). La terra viene, in questo modo, impoverita dalla sua fertilità a causa della coltivazione intensiva.
La verità è che, quando i bisogni di un sistema non vengono soddisfatti dal sistema stesso, si paga un prezzo molto elevato in termini di consumi energetici e inquinamento.
Se ci sediamo sui gradini della porta di casa e guardiamo fuori, vediamo che davanti a noi c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno: sole, vento, esseri umani, acqua, animali e piante; la cooperazione con tutti questi elementi porta all’armonia, la contrapposizione conduce al disastro e al caos.

di Bill Mollison e Reny Mia Slay
L’AGRICOLTURA SINERGICA è un metodo di coltivazione elaborato dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip. Si basa sul principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri «essudati radicali», i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi.
I prodotti ottenuti con questa pratica hanno una diversa qualità, un diverso sapore, una diversa energia e una maggiore resistenza agli agenti che portano malattie. Attraverso questo modo di coltivare viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di autofertilità del suolo e facendo dell’agricoltura un’attività umana sostenibile.
L’agricoltura, la programmazione delle colture, dunque, può essere praticata rispettando gli organismi viventi che si trovano naturalmente nel suolo e che ne costituiscono la base della fertilità. Per questo nell’agricoltura sinergica si coltivano insieme piante annuali e perenni, senza ricorrere ad aratura né a concimazione, usando una copertura organica permanente e promuovendo i meccanismi naturali di autoareazione e autofertilizzazione che la terra mette spontaneamente in atto.
Emilia Hazelip – agricoltrice spagnola e insegnante di Agricoltura Sinergica – ha ideato il metodo rivoluzionario dell’agricoltura sinergica, adattando alle condizioni climatiche, colturali e culturali europee – i principi dell’Agricoltura Naturale di Masanobu Fukuoka.

Nell'immagine sottostante un esempio di orto sinergico realizzato da me e mia cugina.

giovedì 1 luglio 2010

Allevamento Cavia Peruviana


Una della passioni che accomuna gli esseri umani è la cura e l’accudimento di un animale.
Oggi vi faccio conoscere uno degli animali più amati e forse meno conosciuti da noi amanti dei cuccioli. L’animaletto in questione è la Cavia Peruviana o Porcellino d’India.
Nelle nostre case è sempre più frequente la presenza di un animale da compagnia, ma spesso chi abita in condomini o palazzi non può permettersi cani o gatti, per motivi di regolamenti condominiali oppure per motivi di spazio.
La Cavia Peruviana è un animale esotico, un piccolo roditore che ha il pregio di regalare tante soddisfazioni in rapporto all’impegno impiegato. E’ un animale molto docile e il suo allevamento non impone grossi sforzi economici, è indipendente, ma allo stesso tempo adora la presenza dell’uomo e ama moltissimo le coccole. Dopo poco tempo stringe un forte legame con il padrone imparando perfino a riconoscerlo e a salutarlo tramite dei piccoli versi. Alla stregua di un cane o un gatto può essere toccato, accarezzato e preso in braccio, si adatta velocemente all’odore del suo padrone, meno ai rumori forti e a scatti improvvisi. Questo roditore, infatti, è molto timido e pauroso, non ama stare in zone molto trafficate o rumorose.
Soprattutto per i primi periodi, una volta acquistata una Cavia è preferibile nei suoi confronti un approccio molto delicato e prolungato nel tempo, in questo modo e magari con una bella carotina o un peperone rosso (di cui sono ghiottissime), l’animaletto diverrà presto il vostro migliore amico.


Allevamento:

La gabbia più adatta per ospitare una cavia deve avere le seguenti misure minime: cm 60×30x40, ma, compatibilmente con lo spazio, è consigliabile acquistare una gabbia il più grande possibile. L’ideale sarebbe comprare i bauli in plastica, quelli colorati usati per riporre abiti nell’armadio, sono comodi, economici, lavabili e si spostano facilmente, e soprattutto sono senza barriere o griglie.
Come lettiera è consigliabile usare pellet o segatura di legna, perché questo materiale, avendo un alto potere assorbente, garantisce una perfetta pulizia, assicurando un igiene totale e tenendo lontano il cattivo odore.


Alimentazione:

La cavia è un animale erbivoro, il che significa che la sua alimentazione deve comprendere solo frutta e verdura fresca, erba fresca, fieno e, solo occasionalmente, pellet a base di erba. L'alimentazione della cavia deve prevedere un elevato apporto di vitamina C, si consigliano vivamente alimenti che contengano questa vitamina, essenziale per il benessere dei nostri piccoli animali.




Comportamento:

Come già spiegato in precedenza, le cavie sono molto docili, non mordono al contrario dei criceti e riescono ad interagire con l'uomo tramite dei versi e dei movimenti. Il movimento più divertente è il cosidetto "Pop Corning" ovvero quando la cavia si mette a saltellare sgroppando, come fanno i tori quando saltano. E' un comportamento normalissimo e di solito esprime soddisfazione e felicità. Lo si può vedere ad esempio quando gli si da' la verdura fresca, o abbondante fieno.
Importantissimo è anche capire ed interpretare i loro versi o gridolini, per questo vi inserisco il link più esplicatico ed utile che abbia trovato: http://www.tuppambr.demon.co.uk/gpig.htm

Porcellini d'India in permaculturaGrassetto
Sistemati in una gabbia, o meglio lasciati liberi di razzolare e pascolare sono utili per diserbare attorno agli alberi, se lasciati liberi necessitano di una casetta per ripararsi dai predatori.



Questi sono solo dei piccoli accorgimenti per iniziare ad allevare questo tenero e dolce animaletto, per altre curiosità non esitate a contattarmi.


P.S. I nostri amici amano passeggiare e sgranchirsi le gambe, una passeggiatina in casa o nell’erba di un parco sarà a loro molto gradita.


P.P.S Nelle foto potete ammirare le mie caviotte.