domenica 4 luglio 2010

La Permacultura


Amici oggi vi parlerò di un metodo di coltivazione completamente naturale che vale la pena di essere sviluppato anche nel vostro orto.
La Permacultura
L’agricoltura convenzionale è totalmente dipendente dall’apporto di fonti energetiche esterne e basa la sua produzione agricola su colture annuali, destinate esclusivamente al mercato, in cui la terra viene considerata esclusivamente un fattore di produzione. Al contrario, nei sistemi di agricoltura permanente e più in generale in ogni società sostenibile, i bisogni energetici sono soddisfatti dal sistema stesso.
La permacultura implica una società a basso consumo energetico, l’agricoltura tradizionale una società caratterizzata da elevati consumi: uso distruttivo, sfruttamento della terra e dipendenza da fonti esterne di energia fornite principalmente dal terzo mondo (fertilizzanti, proteine, forza lavoro). La terra viene, in questo modo, impoverita dalla sua fertilità a causa della coltivazione intensiva.
La verità è che, quando i bisogni di un sistema non vengono soddisfatti dal sistema stesso, si paga un prezzo molto elevato in termini di consumi energetici e inquinamento.
Se ci sediamo sui gradini della porta di casa e guardiamo fuori, vediamo che davanti a noi c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno: sole, vento, esseri umani, acqua, animali e piante; la cooperazione con tutti questi elementi porta all’armonia, la contrapposizione conduce al disastro e al caos.

di Bill Mollison e Reny Mia Slay
L’AGRICOLTURA SINERGICA è un metodo di coltivazione elaborato dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip. Si basa sul principio, ampiamente dimostrato dai più aggiornati studi microbiologici, che, mentre la terra fa crescere le piante, le piante creano suolo fertile attraverso i propri «essudati radicali», i residui organici che lasciano e la loro attività chimica, insieme a microrganismi, batteri, funghi e lombrichi.
I prodotti ottenuti con questa pratica hanno una diversa qualità, un diverso sapore, una diversa energia e una maggiore resistenza agli agenti che portano malattie. Attraverso questo modo di coltivare viene restituito alla terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di autofertilità del suolo e facendo dell’agricoltura un’attività umana sostenibile.
L’agricoltura, la programmazione delle colture, dunque, può essere praticata rispettando gli organismi viventi che si trovano naturalmente nel suolo e che ne costituiscono la base della fertilità. Per questo nell’agricoltura sinergica si coltivano insieme piante annuali e perenni, senza ricorrere ad aratura né a concimazione, usando una copertura organica permanente e promuovendo i meccanismi naturali di autoareazione e autofertilizzazione che la terra mette spontaneamente in atto.
Emilia Hazelip – agricoltrice spagnola e insegnante di Agricoltura Sinergica – ha ideato il metodo rivoluzionario dell’agricoltura sinergica, adattando alle condizioni climatiche, colturali e culturali europee – i principi dell’Agricoltura Naturale di Masanobu Fukuoka.

Nell'immagine sottostante un esempio di orto sinergico realizzato da me e mia cugina.

4 commenti:

  1. Come dire...il futuro dell'agricoltura passerà per la tradizione...

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  2. La riscoperta della tradizione è fondamentale per la nostra sopravvivenza. Grazie per la visita.

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  3. Personalmente la permacoltura una cavolata,
    qualche spunto sul metodo si può anche valutare,
    ma in sostanza,
    è roba da pelandroni;
    perchè la terra è bassa, faticosa la coltivazione e, se rispecchia la persona che la coltiva,
    anche l'ordine estetico dell'orto lo rappresenta...........
    fa schifo vedere un orto abbandonato,
    certamente non un bosco....ma,
    a questo punto il contadino diventa un "raccoglitore" in un accozzaglia di erbacce e parassiti.
    Certo sfrutta poco la natura o forse ha solo poca voglia di lavorare, roba da centri sociali.
    Franco

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  4. Rispetto la tua opinione Franco ma non la condivido affatto, nè per l'estetica (penso che gli orti più decorativi siano proprio quelli sinergici) nè tantomeno per il giudizio affrettato, sbrigativo e superficiale sul fatto che la permacultura sia per quelli dei centri sociali.
    Grazie per la visita.

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