venerdì 6 marzo 2015

OLIO DI PALMA: PERCHÉ EVITARLO ED I 220 PRODOTTI CHE NON LO CONTENGONO

Lo si trova in moltissimi prodotti confezionati: dai dolci da forno industriali ai detersivi. Ma l'olio di palma non è proprio il massimo: scegliere di sostituirlo significa dare una mano all'ambiente, oltre che alla nostra salute. Ora diverse catene di supermercati si stanno impegnando a eliminarlo dai prodotti a marchio. Ecco perché.
Pur essendo presente in tantissimi prodotti da forno industriali, l'olio di palma non piace ai consumatori. E, da quando la legge europea impone di dichiararlo esplicitamente tra gli ingredienti in etichetta (senza camuffarlo dietro la generica dicitura di "oli vegetali"), anche i produttori hanno iniziato a storcere il naso. L'inversione di tendenza è iniziata e diverse grosse catene di supermercati hanno già dichiarato che questo grasso tropicale sparirà dai loro prodotti. Coop, Esselunga, Ikea e LD market MD hanno aderito alla petizione (disponibile su change.org) promossa da Il fatto alimentare che chiede l'abolizione dell'olio di palma.

Ricco di grassi saturi, non proprio l'ideale

L'olio di palma non è da demonizzare: è meno dannoso del burro, dell'olio di cocco e dei famosi grassi idrogenati. In ambito produttivo è apprezzato perché è particolarmente versatile e, soprattutto, economico. Contiene però una grande quantità di grassi saturi, che possono incidere negativamente sul nostro sistema cardiovascolare. Sostituirlo, perciò, significa dare un piccolo vantaggio per la nostra salute, a patto che al suo posto venga utilizzata una materia grassa più sana, come l'olio di girasole.

Sostituirlo: un bene anche per l'ambiente

Da non sottovalutare anche l'enorme vantaggio per la salvaguardia dell'ambiente. La produzione dell'olio di palma, infatti, ha danneggiato tantissimi ecosistemi naturali e creato ampie zone di deforestazione. Una produzione massiccia che implica molti problemi ambientali e sociali. Visitando i campi dell’Indonesia, abbiamo proprio veri‑ficato che - complice una scarsa tutela legislativa - molte piantagioni hanno sostituito vaste aree forestali.
Tratto da altroconsumo.it


Di seguito il link del sito il fatto alimentare dove potete trovare 220 prodotti senza olio di palma:
http://www.ilfattoalimentare.it/prodotti-senza-olio-di-palma.html

venerdì 4 luglio 2014

Tolle dell'Aglio sott'olio




Ricetta sfiziosissima dal bassissimo costo e di semplicissima realizzazione.
Prendere una consistente quantita' di tolle d'aglio (sono gli steli del fiore della pianta dell'aglio), eliminare le punte e le basi, praticamente prendere la zona centrale quella più morbida e tagliare dei pezzi di circa 6 cm.

Lavarli con acqua fredda, metterli in una pentola con acqua e aceto (stessa quantità) e sale, portare a ebollizione, lasciar bollire una quindicina di minuti quindi scolare e mettere ad asciugare su teli ben puliti. Ora non resta che invasare e coprire con del buon olio d'0liva.
Ricordatevi di procedere alla vostra abituale sterilizzazione dei vasi (ebolizzione).
Sono ottime come contorno.

mercoledì 3 aprile 2013

Il Peperoncino Sul Balcone



Ciao amici, sono qui per offrirvi alcune informazioni sulla coltivazione di questa meravigliosa pianta. Le motivazioni sono molteplici, oltre alla bontà e agli svariati utilizzi del frutto, il peperoncino può essere facilmente coltivato in casa o sui vostri balconi rendendoli meravigliosamente colorati. Vedrete la soddisfazione nel veder fiorire la pianta, maturare il frutto, gustarne la bontà e godere dei suoi benefici.

Di seguito troverete alcune info ed accorgimenti tratti da Elicriso.

 
TECNICA COLTURALE


Parliamo delle tecniche colturali del peperoncino coltivato nelle regioni a clima mediterraneo.

E' una pianta molto rustica che ben si adatta ad essere coltivata sia in vaso che in pieno campo, molto generosa in quanto cresce molto e soprattutto produce molte bacche ("peperoncini").
Sono piante che devono essere allevate in pieno sole e mal sopportano basse temperature.
I peperoncini per loro natura sono piante perenni per cui possiamo provare a coltivarla come tale riportandola dentro casa o in luogo comunque protetto non appena le temperature scendono sotto i 15°C . Non preoccupiamoci se vediamo che d'inverno perdono le foglie, questo è normale. In questo caso, alla ripresa vegetativa, in primavera, effettuiamo una bella potatura per eliminare i rami secchi.



ANNAFFIATURA

Il peperoncino è una pianta che gradisce avere un terreno costantemente umido per cui richiede frequenti irrigazioni avendo molta cura a non creare dei ristagni idrici che non sono graditi.
Se desideriamo avere dei peperoncini più piccanti (compatibilmente con la specie), 2-3 gg prima della raccolta dobbiamo diminuire o sospendere le irrigazioni (facendo attenzione a non far morire la pianta!) oppure si può annaffiare solo quanto notiamo che le foglie iniziano ad avvizzire (non appassire!).

POTATURA
Di solito non si pota. Vanno semplicemente eliminate le parti che via via si seccano o si danneggiano per evitare l'insorgere di malattie.



MOLTIPLICAZIONE
La pratica più diffusa di moltiplicazione dei peperoncini avviene per seme anche se è possibile moltiplicarla per talea di rami.
MOLTIPLICAZIONE PER SEMI
Si effettua tra febbraio - marzo a seconda delle regioni (più anticipata nelle regioni a clima temperato) distribuendo i semi in file parallele su un terriccio per semi. Per interrarli in maniera uniforme potete spingeteli sotto il terriccio usando un pezzo di legno piatto.
Il vassoio che contiene i semi va tenuto all'ombra, ad una temperatura intorno ai 25 - 30°C e costantemente umido (usare uno spruzzatore per inumidire totalmente il terriccio) fino al momento della germinazione.
Il vassoio va ricoperto con un foglio di plastica trasparente che garantirà una buona temperatura ed eviterà un disseccamento troppo rapido del terriccio. Spruzzate l'acqua nella composta ogni volta che il substrato è sul punto di asciugarsi.
Ogni giorno si toglie la plastica per controllare l'umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa.
I semi germinano mediamente dopo 3-4 settimane.
Una volta che i semi di peperoncino hanno germogliato, si toglie il telo di plastica, e via via che le piantine crescono, si aumenta la quantità di luce (mai il sole diretto) e si assicurerà una buona ventilazione.
Tra tutte le piantine nate, sicuramente ci saranno quelle meno vigorose rispetto ad altre che vanno eliminate in modo da dare più spazio alle piantine più robuste.
Quando avranno emesso almeno sei foglie, possono essere manipolate e quindi trapiantate nel vaso definitivo e portate all'aperto solo se le temperature sono stabilmente sopra i 15°C.

BENEFICI
Uno dei principali componenti del peperoncino rosso è la capsaicina, un principio attivo da cui dipendono parecchie proprietà benefiche attribuite al peperoncino; le altre sostanze presenti sono la capsicina, la capsantina, diversi sali e oligoalimenti naturali, lecitina (contenuta in modo particolare nei semi), olio essenziale e flavonoidi. Importante ricordare la presenza nel peperoncino rosso della vtamina C, che, tra le sue altre funzioni, ha un ruolo importante nella difesa dalle infezioni. Da non molto tempo, oltre che per motivi gastronomici, c'è un motivo in più per consumarlo; alcuni ricercatori giapponesi ed americani hanno scoperto che il peperoncino rosso potrebbe avere un ruolo importante nella prevenzione del tumore alla prostata. 
Da esperimenti condotti su cavie da laboratorio è emerso che i topi che assumevano capsaicina (principio attivo del peperoncino), sviluppavano masse tumorali ridotte dell'80% circa rispetto ai topi che non ne mangiavano.
L'uso regolare di peperoncino rosso, grazie alle sue proprietà antiossidanti, sembra inibire lo sviluppo di manifestazioni cancerose a livello di stomaco. Naturalmente il tutto deve ancora essere confermato da ulteriori studi e verifiche sull'uomo per poter affermare con certezza quanto sopra.
Particolarmente interessante l'effetto di regolarizzazione della circolazione sanguigna che il peperoncino rosso svolge nel corpo umano unito ad un effetto benefico in caso di infiammazioni. Se somministrata per via orale, la capsaicina sollecita una secrezione maggiore di enzimi digestivi favorendo appunto il processo digestivo. Sembra, inoltre, che il peperoncino, oltre a favorire la circolazione sanguigna, sia un efficace vasodilatatore, e renda elastici i capillari sanguigni; si è riscontrato che nelle regioni dove è diffuso il suo uso, malattie come gli infarti, l'arteriosclerosi e l'eccesso di colesterolo siano notevolmente limitate.
In ultimo pare che anche i capelli traggano beneficio dall'uso del peperoncino rosso; infatti una miglior circolazione sanguigna avrebbe effetti positivi anche sulla vita dei bulbi capilliferi. E' importante ricordare che come per tutti gli alimenti, non bisogna abusarne rischiando di tramutare un alimento da salutare in dannoso per la nostra salute.



Dalle Mele la sostanza che uccide le cellule del cancro


Un'incredibile scoperta, che potrebbe rivoluzionare il mondo della medicina. Si chiamano oligosaccaridi di mele e hanno ucciso il 46% delle cellule del cancro del colon umano. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università di Xi'an, in Cina. Questa sostanza, assolutamente naturale, ha un'effetto nettamente più efficace di qualsiasi farmaco chemioterapico utilizzato per combattere i tumori. Un risultato davvero eccezionale, considerando che il cancro al colon è la seconda causa di morte per tumore nelle donne di tutto il mondo, e la terza causa negli uomini.

mercoledì 30 novembre 2011

Versi Cavia Peruviana

Ciao a tutti, oggi torneremo sull'argomento cavie peruviane o più simpaticamente Porcellini d'India per darvi qualche indicazione su quelli che sono i versi dei nostri amici pelosetti.
Quante volte vi siete chiesti il significato dei loro fischi, pigolii ecc... con dei video proverò a farvi capire il loro linguaggio.


Il primo, "Happy??", lo ascolterete molto spesso se avete l'abitudine di prendere in braccio la vostra cavia e accarezzarla per lungo tempo con delicatezza. E' un tipico verso di benessere e contentezza, significa che si trova davvero bene con voi, siatene fieri

VIDEO:http://www.youtube.com/watch?v=TcSJGFPcgOU&feature=related

Il secondo, "Give me FOOD", significa proprio questo: una spudorata richiesta di cibo o attenzione in generale. Lo sentirete molto spesso, ad orari precisi se avete abituato la cavia a mangiare più o meno alla stessa ora, oppure molto più frequentemente se la vostra cavia è stata viziata...come succede sempre! E' il classico "Uiii-Uiii" della cavia.

VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=a688VR_0OrY

Il terzo, "Lust" è una specie di vibrazione, tipo un "BR-R-R-R" più o meno prolungato e viene usato quando il maschio è in presenza di una femmina, durante il corteggiamento, quando due femmine stanno per litigare (o comunque sono un po' scocciate), e quando la cavia sente un suono sconosciuto o improvviso (in ques'ultimo caso il "BRRR" è più breve e secco, mentre negli altri due è più prolungato e morbido).

VIDEO: http://www.youtube.com/watch?v=gyYegfz5s18

Le perfette descrizioni sono tratte da: http://cavies.lightskies.net/

...con questa piccola guida vi saluto, a presto.
Francesco

martedì 29 novembre 2011

Coniglio nano


Ciao amici, eccomi tornato sul blog e come promesso vi parlerò del simpatico amico che si è aggiunto nella nostra famiglia. A dire il vero uno dei due nuovi amici... ma di Poppy parleremo un'altra volta.
Leopoldo è un coniglio nano ariete, un simpatico amico da tenere in casa e che allieterà le vostre giornate.
Passiamo all'analisi un pò più approfondita di questo animaletto e ad alcuni consigli che possono aiutarvi nella sua "gestione".


Il coniglio (Oryctolagus cuniculus) è considerato un buon animale da compagnia, ben adattabile, docile, socievole, pulito, di dimensioni contenute se di varietà nana, semplice da allevare, che può superare, se correttamente gestito, i 7 anni di vita.
Non è un roditore, come a volte si ritiene, ma un mammifero lagomorfo, simile alle lepri e strettamente erbivoro. I conigli selvatici sono coloniali e possiedono gerarchie ben definite. Vivono di solito in gruppi, in tane sotterranee, dove trascorrono gran parte della giornata. Per questo in cattività deve sempre essere presente un nascondiglio dove il coniglio trascorrerà gran parte della giornata.
In natura il coniglio è un animale crepuscolare, cioè si muove più che altro la mattina presto e la sera per andare alla ricerca del cibo. E’ normale, pertanto, vederli riposare e dormire durante il giorno, distesi sull’addome o sul fianco, con arti posteriori allungati all’indietro. Per rispettare quindi la natura di questi animali è consigliabile alimentarli al mattino e di sera.
Se allevati insieme si evidenziano rapporti sociali simili a quelli osservabili nei soggetti in libertà: si affezionano l’un l’altro, dormono vicini, si puliscono reciprocamente e possono essere subordinati o dominare tra loro o nei confronti di altri animali domestici e del proprietario stesso. La pulizia reciproca è segno di affetto e di dominanza.( tratto da http://www.allevamentoconigliarietenano.it)
Alimentazione:
Il coniglio è strettamente erbivoro, in natura si nutre di erba, foglie, fieno, germogli, fiori, cortecce e vari alimenti vegetali che trova nel territorio.
L'alimentazione del coniglio deve essere ricca di fibra (fieno, erba e verdura) per evitare nell'animale problemi gastroenterici. Alimentare il coniglio con cibi sbagliati come ad esempio pane, biscotti, grissini, pasta, cereali, cioccolato, dolci può causare al coniglio gravi problemi di salute: malocclusione dentale, blocchi gastrointestinali, enteriti, obesità o calcoli che porterebbero alla morte il coniglio.
La fibra alimentare ed una buona quantità di moto giornaliero stimolano la giusta digestione del coniglio nano.
Erbe di campo e fieno sono gli alimenti ideali e forniscono al coniglio tutto ciò di cui necessita.
Personalmente do al mio coniglietto tanta verdura fresca, sedano soprattutto (ne va matto) insalate e carote, inseme a del pellet di qualità.
Il fieno non glielo faccio mai mancare.
Se abitate in campagna potete anche raccogliere erba fresca, il vostro amico pelosetto vi ringrazierà.
Sistemazione:
Fondamentale è dire che se avete intenzione di prendere un coniglio, non dovete prendere in considerazione il fatto di tenerlo in gabbia, il piccolo ha bisogno di uscire e scorrazzare pe la stanza, il coniglio ha bisogno di muoversi liberamente, in caso contrario andrebbe incontro allo sviluppo di gravi patologie fisiche e mentali che porterebbero l'animale a sofferenza e morte!
Il coniglio può tranquillamente essere tenuto in casa libero proprio come un gatto o un cagnolino.
Per altre informazioni, facciamo come sempre, voi mi scrivete ed io vi risponderò.
P.s. grazie a tutti voi per i commenti e l'affetto che dimostrate seguendo il mio blog.
Un saluto.
Francesco.

venerdì 5 novembre 2010

Ricetta Biologico-Vegetariana Gnocchi alla Zucca

Salve amici, sono tornato da voi e approfitto di Halloween per proporvi una ricetta a base di Zucca.

La ricetta è per 4 persone.

INGREDIENTI:600 gr. zucca già pulita, 250 gr. farina 00, 1 uovo q.b. sale, 100 gr. parmigiano

Preparazione:
Tagliare la zucca a pezzi, avvolgerla nella carta argentata e cuocerla in forno per 35 minuti alla temperatura di 180°C.
Trascorso questo tempo, eliminare la buccia e schiacciare con una forchetta la polpa.
Disporre la farina a fontana, porre nel centro la zucca, il parmigiano, l'uovo, il sale e il pepe. Lavorare fino ad ottenere un composto cremoso, se necessario, se non lo trovate abbastanza denso, aggiungere un po' di farina.
Portare ad ebollizione acqua salata, aiutandovi con due cucchiaini, formare degli gnocchi, della dimensione che preferite, che immergerete direttamente nell'acqua bollente.
Togliere gli gnocchi con la schiuma quando verranno a galla e tenerli in caldo.

Vi ricordo che gustare un piatto a base di zucca e di prodotti autunnali a ridosso di Halloween non è solo buona abitudine, ma diventa anche un rito per festeggiare
gli antichi Celti che iniziavano il loro Anno Nuovo il 1° Novembre, celebrando ogni anno la fine della "stagione calda" e l’inizio della "stagione di Tenebra e Freddo".

Questa ricorrenza era la più importante celebrazione: la notte tra il 31 ottobre e il 1° Novembre Oìche Shamhna era il momento più solenne di tutto l’anno druidico.

Buona pappa e a presto.
P.S.vi prometto che sarò più presente

mercoledì 4 agosto 2010

Patate nel bidone

Realizzare un Pataorto nel bidone
Anche voi siete amanti delle patate come me? Anche voi amate mangiarle in tutti i modi?
Ecco per voi un modo semplice e soddisfacente per produrvi le patate. Con la realizzazione del vostro Pataorto potrete produrre patate anche sul vostro balcone o terrazzo.
L’occorrente per realizzare il vostro Pataorto è un semplice bidone reperibile nei negozi di bricolage e un po’ di pazienza (non troppa) da dedicare a questo divertentissimo e squisito hobby.
Iniziamo con il preparare l’occorrente:
Bidone
Patate germogliate
Terra o terriccio
1° fase: prendere il bidone forarlo sul fondo e coprire i buchi con dei cocci, proprio come si fa con i vasi per il drenaggio.
2° fase: prendere del terriccio depositarne un po’ sul fondo e mettere a dimora le patate germogliate
3° fase: ricoprire le patate con un sottile strato di terriccio e annaffiare.
Con il passare del tempo vedrete crescere delle piantine verdi molto carine, a quel punto il vostro compito sarà quello di ricoprirle (ogni due settimane circa) di nuovo con uno strato di terriccio, questo sarà il vostro compito finché non si raggiungerà il quasi totale riempimento del bidone. Questo procedimento permette alle piante di crescere sempre di più e produrre più patate man mano che le piantine diventano sempre più grandi. Al termine, dopo circa 4 mesi, basterà rovesciare il bidone e troverete tante patate pronte per essere mangiucchiate.
P.S. più son buone e ricercate le patate germogliate che userete, più saranno buone le patate che usciranno J

mercoledì 14 luglio 2010

Costruire uno stagno

L’importanza della costruzione di ambienti umidi artificiali può favorire il naturale accrescimento di flora e fauna autoctona. Uno stagno artificiale, una volta istauratosi un ecosistema complesso , sarà utile didatticamente per osservare i cambiamenti nel corso delle stagioni e i suoi processi annuali. Uno degli obiettivi consiste nella riproduzione di specie animali sempre meno presenti sul territorio.

La costruzione di uno stagno artificiale inoltre serve da supporto per piccoli uccelli con materiale per la costruzione dei nidi, riproduzione e supporto per anfibi: Rospo comune, Rane, Raganelle, ed è un utilissimo punto di transito per libellule.


Un tempo gli stagni erano più numerosi, l’uomo durante gli ultimi secoli, ha raccolto le acque e ha prosciugato il terreno per poterlo coltivare eliminando zone umide importantissime per gli ecosistemi naturali.
Oggi gli stagni vengono salvati e protetti perché permettono la vita di specie animali e vegetali che altrimenti scomparirebbero.




Come realizzare uno stagno artificiale
La realizzazione di uno stagno artificiale è molto semplice, faticoso, ma semplice. Il primo passo è individuare la zona dove realizzare, deciderne la dimensione e la profondità.

Il passo successivo è armarsi di pazienza, buona volontà e forza per poter scavare il terreno, se avete la possibilità di usare un piccolo escavatore meglio per voi, il mio l’ho realizzato a mano.
Dopo aver creato lo scavo è consigliabile realizzare le pareti interne a gradoni così da poter semplificare la posa in opera del telo impermeabile.
Il telo da posizionare all’interno può essere acquistato in un qualsiasi negozio di bricolage e va sistemato all’interno dello stagno e fissato con delle pietre sia sul fondo che sui gradoni, in modo che il telone aderisca perfettamente alle pareti.
Terminata la posa in opera non vi resterà che riempire lo stagno d’acqua.

L’ultima fase consisterà nell’abbellire i bordi dello stagno con piante, pietre di fiume e legnami.

Nelle foto potete vedere le fasi della realizzazione del mio stagno, nonché alcuni abitanti che lo hanno popolato nel giro di pochissimo tempo.
(Libellula depressa e Rana Esculenta)

Per consigli e richieste sono a vostra disposizione.

sabato 10 luglio 2010

Allevare galline ovaiole

Pollaio
La riuscita di un buon allevamento dipende in gran parte dalla salubrità e dalla buona disposizione di tali fabbricati. Se un pollaio è troppo freddo , le galline non vi fanno le loro deposizioni; se un pollaio è troppo caldo o troppo umido, le galline si troveranno maggiormente esposte a malattie.L’esposizione d'un pollaio dev' essere a levante, con una finestra a tramontana tenuta aperta in estate per rinfrescarne la temperatura interna e chiusa nelle altre stagioni. Questa finestra dev’essere coperta da una grata a maglie piuttosto fitte, così da impedire ai nemici delle galline d’introdursi all’interno del ricovero.

Per quanto è mai possibile, collocare l'ingresso delle galline a circa ( quattro o cinque piedi ) di altezza al di sopra del livello del pavimento, in maniera che la soglia di questo ingresso si trovi al livello dei posatoi. Le galline vi ascenderanno facilmente con l’ aiuto d' una scala.
L'interno dei pollai è fornito di posatoi e di nidi.

I Posatoi
Sono sbarre o travette in legno trasversali da posizionare nei pollai ad una certa altezza dal pavimento affinché il pollame vi possa riposare.

La gallina dorme equilibrata sopra una zampa , tenendo l'altra ripiegata sotto il corpo. In questa posizione si conserva dritta, non così se la traversa è rotonda e liscia, perchè questo uccello domestico non piega le unghie, e non può abbracciare le traverse rotonde.Le pertiche dei posatoi vengono collocate nel verso della larghezza del pollaio, assicurandone le estremità nei muri.

I Nidi
Non è necessario, che i nidi d'un pollaio siano in numero pari a quello delle galline, perchè non depongono tutte nello stesso tempo e perchè è necessaria quasi sempre la vista d'un uovo, per eccitarle alla deposizione.
Nei pollai che sono a pian terreno, questi nidi si collocano ad un metro ed un terzo circa d' altezza al di sopra del pavimento.

Per costruire i nidi delle galline, non bisogna ricorrere a spese particolari, i migliori sono costituiti da semplici cassette usate solitamente per raccogliere la frutta riempite di paglia.


Accessori
Un pollaio ha per accessori: una piccola fossa ripiena di sabbia e di cenere, ove si ravvolgono le galline per liberarsi dagli insetti che le tormentano.Un' altra piccola fossa ripiena di sabbia, perchè le galline possano divertirsi a grattare, a rotolarvisi, e ad esercitarsi sul terreno mobile.
Uno spazio di terra coperto d’erbetta, perchè vi possano pascere e sollazzarsi.
Delle siepi ben folte, o meglio ancora alberi a foglie larghe, che possano dar loro dell' ombra, toglierle alla vista degli uccelli di rapina, meglio se alberi da frutta, gelsi, o sambuchi, le galline ne amano il frutto così da rispettare uno dei principi della permacultura (alimentazione naturale senza intervento umano).
Una mangiatoia dove servire loro mangime naturale, un abbeveratoio per dissetarle ed una bacinella con dell’acqua che le galline possono
utilizzare per rinfrescarsi.

L’alimentazione
La base dell’alimentazione delle galline è costituita da mais e suoi derivati, da farina di soia, da farinaccio di grano duro, cereali, frumento, mais, orzo, avena, segale semi di leguminose, fagioli, lupini, veccia, piselli, semi di soia semi oleosi, semi di girasole.

Possiamo fornire loro anche frutta, pane essiccato ed erba fresca.


Utilità
L’utilità della presenza di galline in permacultura permette, oltre alla produzione di uova, carne, piume e pollina (utilissima come concime), la distruzione di animali nocivi per le piante, scarti e frutta caduta. Se recintate permettono la pulizia da piante infestanti. La stessa pollina può essere utilizzata per alimentare pesci presenti in stagni o acquitrini.

Le immagini si riferiscono al nostro pollaio.


Se invece avete bisogno di un piccolo Pollaio che puo' essere spostato facilmente con poche galline all'interno, o non avete il tempo per realizzarlo... ci sono molti siti che ne vendono alcuni molto carini ed economici. Ad esempio basta cliccare sui banner pubblicitari che trovate all'inizio del blog o su quello laterale, lì trovate alcuni esempi.